DAL 13 GENNAIO VIA AI FINANZIAMENTI A TASSO ZERO PER GIOVANI UNDER 35 O DONNE

microcredito fondo garanzia mise

Dal 13 gennaio 2016 è possibile fare domanda di accesso alle agevolazioni che il Ministero dello Sviluppo Economico riserva a giovani e donne per l’avvio d’impresa: l’istanza si presenta esclusivamente online tramite la piattaforma di Invitalia e a disposizione ci sono fino a 1,5 milioni di euro per ciascuna nuova PMI. Il bando da 50 milioni euro è infatti destinato a micro e piccole imprese guidati da giovani fino a 35 anni oppure da donne. Tutte le regole per la presentazione delle domande sono fissate dalla Circolare MiSE del 9 ottobre 2015.

Il beneficio in questione è un mutuo agevolato a tasso zero per avvio d’impresa, che copre fino al 75% dell’investimento, per un massimo di otto anni. L’impresa deve essere costituita in forma societaria da non più di 12 mesi (dalla data di presentazione della richiesta di incentivo). E prevista la possibilità di presentare domanda anche per le persone fisiche non ancora costituite in forma societaria (devono però costituirsi entro i successivi 45 giorni). L’impresa deve appartenere a uno dei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi a imprese e persone;
  • commercio di beni e servizi;
  • turismo.

Sono state individuate le seguenti aree di particolare interesse: attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, e al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza, l’innovazione sociale, ovvero la produzione di beni e la fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali o soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.

SPESE AMMISSIBILI

  • Suolo aziendale: nei limiti del 10% dell’investimento complessivo agevolabile;
  • acquisto fabbricati, ristrutturazioni: per industria e artigianato, nei limiti del 40% dell’investimento complessivo, per il turismo al 70%, per gli altri al 40%;
  • macchinari e impianti;
  • programmi informatici e tecnologie: 20% del totale;
  • brevetti, licenze e marchi: anche qui, fino al 20% delle spese complessive.
  • formazione: fino al 5% del totale agevolato;
  • consulenze specialistiche: fino al 5%.

Il pagamento deve avvenire attraverso specifico conto corrente bancario dedicato alla realizzazione del programma di investimenti, non sono ammessi acquisti in leasing o con il sistema della locazione finanziaria. Il finanziamento viene rimborsato con due rate semestrali annue, il 31 maggio e il 30 novembre.

Le agevolazioni sono erogate nei limiti del regolamento comunitario detto “de minimis”. Le imprese devono garantire la restante copertura finanziaria e realizzare gli investimenti entro 24 mesi dalla firma del contratto di finanziamento. Le domande vengono esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione ed è prevista, oltre ad una verifica formale dei requisiti, anche una valutazione di merito che comprende un colloquio con gli esperti di Invitalia.

La stessa Invitalia, sul proprio sito, ha stilato una lista di 10 consigli, all’interno della quale si precisa che le domande sono valutate in ordine cronologico di arrivo e che, in caso di errori anche banali o dimenticanze, si viene automaticamente esclusi dall’accesso all’agevolazione.

Il colloquio con gli esperti di Invitalia è un aspetto importante della valutazione, che va preparato con cura per presentare al meglio il progetto imprenditoriale e spiegare le scelte in maniera convincente. Oltre a controllare il rispetto dei requisiti e i limiti di spesa e verificare la copertura finanziaria, è importante che i soci dell’impresa mostrino di avere adeguate competenze tecniche e manageriali coerenti con l’attività proposta, identificando la funzione di ciascuno nella gestione dell’impresa. È importante descrivere accuratamente le caratteristiche distintive del proprio prodotto o servizio per evidenziare il vantaggio competitivo, le analisi e le strategie di mercato. Il progetto da realizzare deve essere spiegato nel dettaglio e deve inoltre essere “auto-consistente”, cioè deve includere sin dall’inizio tutto ciò che è necessario per la sua realizzazione.

Fonte: decreto direttoriale MiSE

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