DA GENNAIO 2018 PER LA SPESA SOLO SACCHETTI BIODEGRADABILI ANCHE AI REPARTI ORTOFRUTTA

Dal 1° gennaio 2018 l’obbligo di utilizzare le buste/sacchetti biodegradabili o compostabili viene esteso a tutti i reparti con obbligo di riaddebito al cliente sullo scontrino o fattura.

Lo stabilisce il Decreto Legge 20/06/2017 n. 91 “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno” convertito nella Legge n. 123 del 03/08/2017 art. 226-ter commi 2 e 5.

IL DECRETO IN SINTESI

Oltre ai sacchetti di plastica per la spesa già vietati nel 2011, il divieto viene esteso anche ai sacchetti ultraleggeri utilizzati per la frutta, la verdura, il pane e tutti i prodotti “sfusi” acquistabili.  Inoltre l’utilizzo Qundi dal 1° gennaio possono essere commercializzate esclusivamente le borse biodegradabili e compostabili e con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile non inferiore al 40 per cento”.

Il decreto risponde alla direttiva Ue 2015/720 che mira a ridurre l’utilizzo delle borse di plastica. L’obiettivo è un calo progressivo della commercializzazione di sacchetti di plastica in materiale ultraleggero che non abbiano caratteristiche di biodegradabilità (la capacità di decomporsi in sostanze meno inquinanti) e compostabilità (la capacità di trasformarsi in compost) certificate, e non abbiano un contenuto minimo di materia prima rinnovabile – che nel 2021 dovrà essere superiore al 60 per cento.

MULTE SALATE

Per chi contravviene la legge sono previste pesanti multe. Un sacchetto utilizzato nei reparti gastronomia, macelleria, ortofrutta, etc., che con diciture o in altro modo tentasse di porsi al di fuori della normativa, rappresenterà un’elusione di legge per la quale scatteranno sanzioni da 2.500 euro fino a 25.000 euro. Un emendamento alla legge di Stabilità, sollecitato dalla Federazione Italiana Dettaglianti  dell’Alimentazione (FIDA), che modificava il regime sanzionatorio riducendo a 50 euro la multa in caso di mancata indicazione dell’importo sullo scontrino fiscale, è stato dichiarato inammissibile perchè ritenuto estraneo ai contenuti della manovra.

Il Ministero ha sottolineato inoltre come i fogli di plastica inseriti per separare gli alimenti non rientrano nell’ambito di applicazione del divieto di commercializzazione che si riferisce espressamente alle sole borse/sacchetti e non ai singoli fogli sfusi.

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