LA DETRAZIONE IRPEF PER LA BADANTE

Il Fisco italiano concede delle agevolazioni fiscali per determinati cittadini che si trovano in condizioni particolari.Tra le agevolazioni fiscali ci sono quelle destinate alle persone in stato di non autosufficienza.

Si tratta di detrazioni fiscali per le spese sostenute per badanti e  addetti all’assistenza personale. La detrazione fiscale per badanti e addetti all’assistenza fiscale spetta nella misura del 19% dell’ammontare della spesa sostenuta per avvalersi dell’assistenza personale e la detrazione va a ridurre l’imposta Irpef da pagare.

Consente quindi di diminuire, fino ad azzeramento, l’Irpef. La detrazione del 19% per le spese per addetti all’assistenza personale (es. badanti) è concessa per le persone che sono in stato di non autosufficienza.

Per il comune contribuente è consentito dedurre dal reddito solo i contributi previdenziali e assistenziali versati per il collaboratore familiare, mentre per le persone non autosufficienti le agevolazioni fiscali riguardano anche la retribuzione pagata al collaboratore familiare.

La misura della detrazione del 19% è nel limite di spesa di 2.100 euro e spetta solo se il reddito del contribuente non superiore a 40.000 euro. Vale a dire che è detraibile il 19% di massimo 2.100 euro, quindi la detrazione massima è di 399 euro. Se il reddito del contribuente è superiore a 40.000 euro, la detrazione non spetta.

Si aggiunge, che l’importo di 2.100 euro di spesa massima detraibile è riferito al singolo contribuente e non al singolo collaboratore familiare quindi  indipendentemente dal numero di addetti alla persona per sé e per i propri familiari a cui si riferisce la spesa, l’ammontare massimo detraibile è 2.100 euro.

Inoltre, se più contribuenti hanno sostenuto spese per badante o altro assistente personale per un loro familiare, la misura della detrazione va ripartita tra i soggetti che hanno sostenuto la spesa.

La condizione per poter usufruire delle detrazione del 19% è la condizione di non autosufficienza della persona nel compimento degli atti di vita quotidiana. E per non autosufficienza si intende, per esempio, l’incapacità di assumere alimenti, di espletare funzioni fisiologiche e provvedere all’igiene personale, l’incapacità di deambulare o di indossare gli indumenti.

L’accertamento dello stato di non autosufficienza deve risultare da certificazione medica, in quanto deve essere ricollegata all’esistenza di patologie.

Le spese devono risultare da apposita documentazione, che può consistere anche in una semplice ricevuta, debitamente firmata, rilasciata dal soggetto che presta assistenza. La documentazione deve contenere il codice fiscale ed i dati anagrafici di chi effettua il pagamento e di chi presta assistenza. E se la spesa è sostenuta in favore di un proprio familiare, nella ricevuta vanno indicati gli estremi anagrafici ed il codice fiscale del familiare al quale è stata prestata assistenza.

La detrazione per badanti ed addetti all’assistenza è cumulabile con la deduzione spettante per i contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori versati per gli addetti ai servizi domestici, che sono deducibili nel limite di 1.549,37 euro.

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