VERSAMENTI INPS EMISSIONE 2024
24 Aprile 2024
L'inps in questi giorni sta inviando ai contribuenti una comunicazione via mail/sms relativa alla di[...]
SANZIONE FINO A 2.064 EURO PER L’IMPRESA SENZA RECAPITO PEC
Entro il 1° ottobre 2020 chi non ha un indirizzo attivo deve mettersi in regola
L’obbligo di iscrivere nel registro delle imprese tenuto dalle Camere di commercio un indirizzo di posta elettronica certificata era stato introdotto in due tranche, per le società nel 2008 (con il Dl 185) e, per le imprese individuali, nel 2012 con il Dl 179. Il risultato, dopo oltre dieci anni, è del tutto fallimentare con un sistema dove circa 1,7 milioni di imprese non è dotato attualmente di un indirizzo Pec regolarmente iscritto nel registro delle imprese, valido e attivo.
Sanzioni:
Viene ora espressamente prevista una sanzione amministrativa sia per le società che per le imprese individuali ed è definita tra un minimo di 206 a un massimo di 2.064 euro per le società (412 euro se pagate in forma ridotta entro 90 giorni) e da un minimo di 30 euro a un massimo di 1.548 euro per le imprese individuali (60 euro se pagate in forma ridotta entro 90 giorni) .
Termini per adempiere:
Per tutte le tipologie di imprese è previsto un termine con scadenza 1° ottobre 2020 entro il quale adeguarsi attivando un indirizzo mail Pec comunicandolo alla Camera di Commercio. Ricordiamo che il servizio di gestione PEC va rinnovato con scadenza annuale o triennale (dipende dalla scelta effettuata in fase di primo rinnovo), e che se non rinnovato, automaticamente viene cancellata dal gestore (aruba, poste, legalmail, etc.).
Professioni:
Per i professionisti iscritti agli Albi la verifica della presenza del domicilio digitale (tra cui rientra la pec) è affidata agli Ordini territoriali di appartenenza. A differenza di quanto previsto per le imprese, nel caso dei professionisti non pone una data entro la quale effettuare questa comunicazione. Riconosce però solo 30 giorni per adempiere una volta che il professionista abbia ricevuto la diffida ad adempiere da parte del proprio Ordine. Il rischio per il professionista è la sospensione dall’Albo fino all’avvenuta comunicazione.
INVITIAMO COLORO CHE NON HANNO ANCORA UN INDIRIZZO PEC OPPURE CHE GLI FOSSE SCADUTO A COMUNICARCELO ENTRO IL 21/09/2020 AL FINE DI REGOLARIZZARE LA PRATICA E NON INCORRERE NELLE SANZIONI PREVISTE.
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